Desidero tornare a sottolineare un aspetto fondamentale riguardante la realizzazione dei verticali in fibra ottica nei condomìni italiani, un passo necessario per completare la digitalizzazione del Paese e garantire la banda ultralarga a tutti gli italiani. Questo processo è cruciale per promuovere un’infrastruttura di telecomunicazione moderna e accessibile in ogni casa, contribuendo allo sviluppo di una società digitale sempre più interconnessa.
L’Obiettivo della Direttiva Europea 2014/61/UE
Come è noto, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno adottato, il 15 maggio 2014, la Direttiva 2014/61/UE, che stabilisce “misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”. Un elemento cruciale di questa direttiva è il suo obiettivo primario: ridurre i costi. Questa finalità è oggi più che mai attuale, poiché molte persone sembrano averla dimenticata nel dibattito sull’implementazione delle infrastrutture. Pertanto, ritengo importante ribadirlo: l’Europa intende rendere l’installazione delle reti di comunicazione più economica, favorendo l’innovazione e la concorrenza.
Il Recepimento della Direttiva in Italia
Il nostro Paese ha iniziato il recepimento della Direttiva con il decreto-legge 133/2014, convertito in legge 164/2014, che ha modificato il Testo Unico dell’Edilizia. Con questa modifica, è stato introdotto l’obbligo di realizzare un impianto multiservizio in fibra ottica negli edifici nuovi e in quelli sottoposti a ristrutturazioni significative. L’impianto deve essere progettato e installato secondo le normative del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e deve rispettare le disposizioni del Decreto Ministeriale 37/2008.
La scelta di puntare su fibra ottica multiservizio è stata motivata dal fatto che questa infrastruttura è la più economica rispetto ad altre soluzioni, grazie alla libera concorrenza nel mercato e alla qualificazione dei professionisti e degli installatori. Tuttavia, questa norma riguarda solo le nuove costruzioni e i casi di ristrutturazione.
La Seconda Fase: Condivisione delle Infrastrutture
Il secondo passo del recepimento della Direttiva è stato il D.lgs. 33/2016, che ribadisce e rafforza l’obbligo di condivisione delle infrastrutture di telecomunicazione. Secondo il Codice delle Comunicazioni Elettroniche, non solo i proprietari di immobili sono tenuti a consentire l’accesso alle infrastrutture di telecomunicazione, ma devono anche garantire una remunerazione equa e non discriminatoria per la realizzazione e la manutenzione degli impianti.
Questa politica è sintetizzata nella relazione del governo allegata al provvedimento, in cui si afferma che i proprietari di immobili sono considerati gestori di infrastrutture. Ciò significa che l’installazione di un impianto multiservizio in fibra ottica non è solo un obbligo per i nuovi edifici, ma un’opportunità per i condomini esistenti di condividere le infrastrutture con i gestori di servizi di rete telecomunicazioni, ottimizzando i costi e migliorando i servizi offerti.
I Vantaggi Economici e Sociali dell’Impianto Multiservizio
Un aspetto che voglio evidenziare riguarda l’evidente vantaggio economico di un impianto multiservizio rispetto ad altre soluzioni, come quelli realizzati dai gestori wholesale. Se il costo del verticale in fibra ottica per il 2021 è pari a 2,80 euro al mese, il valore attuale di una rendita costante per un periodo di 20 anni è di 573,40 euro, al tasso di interesse dell’1,625%. D’altro canto, il costo medio di un impianto multiservizio in fibra ottica è compreso tra 280 e 370 euro per unità immobiliare, secondo la Guida CEI 306-2.
Inoltre, l’impianto multiservizio, come definito dalla Guida CEI 306-2, non è solo un sistema per la comunicazione, ma è in grado di gestire tutti i servizi universali del condominio, inclusi la rete 5G e la gestione dell’autoconsumo energetico derivante da fonti rinnovabili. Quindi, l’impianto non solo risponde alle necessità di connettività, ma può essere implementato nel tempo, adattandosi alle esigenze future degli utenti.
I Benefici di un Impianto Multiservizio
L’impianto multiservizio, rispetto al verticale realizzato dai gestori wholesale, offre diversi vantaggi:
- Minore costo: è più economico rispetto alla remunerazione stabilita dall’Autorità di regolazione per le telecomunicazioni, perché è più efficiente.
- Maggiore utilità: è più utile per gli utenti, in quanto fornisce un servizio più completo e flessibile, che cresce nel tempo.
- Maggiore sostenibilità: l’impianto è più sostenibile per il mercato, generando posti di lavoro stabili e contribuendo alla transizione energetica e allo sviluppo di comunità energetiche.
Inoltre, le aziende, i professionisti, gli impiantisti e i distributori che operano nel libero mercato, in un contesto di concorrenza leale, possono ridurre i rischi e migliorare la competitività nel settore, come evidenziato nella relazione sull’attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Conclusioni
In sintesi, la realizzazione di verticali in fibra ottica nei condomini italiani rappresenta una grande opportunità per completare la digitalizzazione del Paese. Non solo si tratta di una misura fondamentale per garantire la banda ultralarga in tutte le abitazioni, ma anche di una scelta vantaggiosa in termini economici e sociali. L’infrastruttura in fibra ottica multiservizio è più economica, più utile e più sostenibile, portando benefici a lungo termine per i condomini, le aziende e il Paese nel suo complesso.
Concludo quindi con un invito a considerare seriamente questi vantaggi e ad accelerare il processo di realizzazione di infrastrutture moderne e condivise che possano favorire la crescita economica e sociale del nostro Paese.